Il 25 luglio 2013 a Roma, presso la Camera dei Deputati si è tenuto un convegno per presentare il disegno di Legge n. 1353/2013 (deputati presentatori gli Onorevoli Antezza, Sbrollini, Boccuzzi, Biondelli, Ammodio, Arlotti, Mattiello, Pes, Iacono) simile al disegno di Legge n. 8/2013 (promotore: Sen. Casson) presenti anche le associazioni facenti parte il coordinamento nazionale amianto ed alcuni esperti in materia. Si è anche discusso del Piano Nazionale Amianto, presentato l’8 aprile scorso nella città simbolo dell’amianto, Casale Monferrato dall’allora ministro della Salute, Renato Balduzzi che però non è passato al vaglio della Conferenza Unificata (Stato, Regioni, Province e Comuni) ed è tuttora fermo per mancati finanziamenti .
Pubblichiamo un estratto del verbale dell'incontro (clicca qui per il testo completo) tratto dal sito del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni dove si cita "l'emendamento Paolone" :
Il disegno di legge 1353/2013 è simile al disegno di legge n. 8/2013 presentato al senato dal sen. Casson e molti altri senatori, rivisitato al seguito di alcune modifiche legislative avvenute successivamente, in particolare il decreto Salva Italia (legge Fornero) e per ulteriori esigenze espresse da associazioni di ex esposti. In sostanza l’emendamento Paolone (così chiamato per la battaglia fatta da un ex esposto, Tiberio Paolone, che affetto da mesotelioma, è stato costretto a continuare a lavorare, causa l’allungamento del periodo lavorativo), utilizza una deroga del decreto Salva Italia che dà la possibilità di usufruire della situazione precedente, quindi di non considerare, per gli aventi diritto ai benefici previdenziali, l’allungamento degli anni di lavoro. (…)
L’emendamento è una deroga pensionistica per la non applicazione della legge Fornero agli ex esposti all'amianto, per cui tanto si è battuto Tiberio e che nel disegno di Legge in questione viene proposto all'art. 6 che così recita:
"(Modifiche all’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di deroghe ai criteri di acceso al nuovo regime pensionistico)
- All'articolo 24, comma 14, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni, dopo la lettera e-bis) è aggiunta la seguente: “ e-ter) ai lavoratori di cui all’articolo 13 della legge 27 marzo 1992, n. 257.”
- Per le finalità del presente articolo è autorizzata la spesa di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2017."
In sostanza le uniche deroghe previste allora furono quelle relative agli esodati indicate al comma 14 dell'art. 24 a cui ora verrebbe aggiunta la lettera e-ter) che riguarda i lavoratori ex esposti all'amianto di cui alla Legge n. 257/1992, permettendo loro di accedere al trattamento pensionistico secondo la disciplina in vigore prima della riforma previdenziale del dìcembre 2011, mantenendo invariati i criteri necessari per la maturazione del relativo diritto.
È per noi una grande soddisfazione constatare che le lotte di Tiberio vanno avanti e che in vita è riuscito sull'argomento, a sensibilizzare con la sua dialettica e la sua costante e pressante presenza le persone che ha conosciuto e che aiutano e difendono gli esposti e gli ex esposti all'amianto, nonché i conseguenti malati di mesotelioma e altro, portando avanti nelle sedi Istituzionali e in Parlamento le sue battaglie.
Grazie.
Sinistra di Sedriano
Di seguito pubblichiamo il verbale dell'incontro
AMIANTO: ATTI DEL
CONVEGNO DI ROMA
intervento del
presidente del nostro Comitato alla camera dei deputatiintervento del
presidente del nostro Comitato alla camera dei deputati
Riportiamo il verbale
dell’incontro di Roma
Sintesi e Proposte al
seguito del
CONVEGNO DI
PRESENTAZIONE DEL PDL 1353 (ANTEZZA, SBROLLINI, BOCCUZZI, BIONDELLI, AMODDIO,
ARLOTTI, MATTIELLO, PES, IACONO), DI DISCUSSIONE SULLO STATO DEL PIANO
NAZIONALE AMIANTO, DI DECISIONE PER UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE PER
RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI (come sotto specificati)
25 LUGLIO 2013 – CAMERA
DEI DEPUTATI ore 10-13
25 LUGLIO 2013 –
ASSOCIAZIONE CENTOFIORI VIA GOITO 35 – ORE 15-18
Al convegno hanno
partecipato alcuni deputati presentatori del pdl: Antezza, Boccuzzi,Arlotti,
Biondelli, Iacono.
il coordinamento
nazionale amianto:
AIEA (Milano, Turbigo,
Ferrara, Roma, Ferentino, Matera, Potenza), ANMIL Roma, AREA Oristano, AVANI
Broni, BanAsbestos Italia, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di
lavoro e sul territorio Sesto San Giovanni, Comitato permanente ex esposti
Milazzo, Comitato Prevenzione Amianto Lombardia, Medicina Democratica Milano,
Gruppo di Sulmona (L’Aquila), Nocaveallamianto Parma, No Amianto Barengo (NO).
I sindacati nazionali:
CGIL-CISL-UIL – UGL,+ CGIL Lazio
Alcuni esperti: Ing.
Giangrasso – ISPRA, Avv. De Berardinis –Sulmona, Avv. Cinzia Pasquale –
Potenza.
Il disegno di
legge 1353/2013 è simile al disegno di legge n. 8/2013 presentato al senato dal
sen. Casson e molti altri senatori, rivisitato al seguito di alcune modifiche
legislative avvenute successivamente, in particolare il decreto Salva Italia
(legge Fornero) e per ulteriori esigenze espresse da associazioni di ex
esposti. In sostanza l’emendamento Paolone (così chiamato per la
battaglia fatta da un ex esposto, Tiberio Paolone, che affetto da
mesotelioma, è stato costretto a continuare a lavorare, causa l’allungamento
del periodo lavorativo), utilizza una deroga del decreto Salva Italia che dà la
possibilità di usufruire della situazione precedente, quindi di non
considerare, per gli aventi diritto ai benefici previdenziali, l’allungamento
degli anni di lavoro.
Inoltre un’altra
modifica al ddl Casson riguarda il cd termine di decadenza che viene utilizzato
dalla Magistratura per non procedere nell’esame del diritto ad ottenere i
benefici previdenziali.
a) Anzitutto le bonifiche a partire da quelle
dei siti maggiormente contaminati e già individuati nel PNA, con particolare
riferimento (come dai pdl senato e camera) per gli edifici pubblici;
b) Si pone poi il problema della rimozione e
dello smaltimento: la rimozione deve avvenire al più presto e quando ciò non
sia possibile, occorre procedere alla messa in sicurezza. Il rischio della
presenza di amianto sia quello friabile che quello compatto non può essere
sottovalutato.
c) Lo smaltimento in discarica o per
inertizzazione? Nello specifico, anche al seguito della discussione fatta, la
risposta è quella precedentemente assunta in altri documenti e pure contenuta
nel PNA: ambedue i metodi non vanno esclusi (aggiungendo però anche altri luoghi
nella misura in cui vengano certificati come vecchie miniere, gallerie in
disuso e altro). Non è accettabile però riempire dei “buchi” con amianto
semplicemente perché esistono e dargli il nome di discarica. Le discariche
devono essere quelle abilitate per rifiuti tossico
nocivi ed avere tutte
le caratteristiche tecniche di legge stabilite. Devono
essere pubbliche,
quindi raccogliere il consenso delle popolazioni interessate (si veda l’esempio
di Casale Monferrato). Anche gli inertizzatori devono avere il medesimo
consenso. Poiché allo stato attuale non esiste una loro certificazione pubblica
rispetto alle proposte tecniche avanzate da varie ditte e università, occorre
che il Ministero dell’Ambiente si pronunci nel merito. Si deve pronunciare pure
nel merito sulla validità dell’impianto “Aspireco”, forse l’unico sperimentato
a livello industriale.
Ad ogni buon conto non
sembra corretto, da parte delle associazioni e dei sindacati prendere posizione
per questo o per quel metodo, l’incombenza spetta al Ministero dell’Ambiente.
Ma, come già si afferma nel PNA, nella parte ambientale, non viene considerato
corretto utilizzare gli inertizzatori per l’amianto compatto, visto il grande
consumo di energia che richiedono. Si rende opportuno che ogni regione presenti
la sua situazione quanto a mappa dei siti contaminati, bonifiche effettuate,
luoghi di smaltimento, tempi previsti per l’eliminazione totale dell’amianto.
Nb: su questa materia
si è resa disponibile a collaborare la dott.ssa Federica Paglietti, ricercatrice
INAIL DIPIA con il suo gruppo. (1) che assolutamente ringraziamo.
d) La questione sanitaria che nella Conferenza
Nazionale di Venezia e nel PNA è stata la più discussa, diventa il terzo punto
della rivendicazione. Per la sorveglianza sanitaria gratuita degli ex esposti
(lavoratori e non),
occorre dare un temine (non superiore ai 6 mesi) alla Conferenza Stato-Regioni
perché si pronunci sul protocollo che deve essere indicato come il più corretto
per la sua messa in atto in tutte le regioni (registro degli ex esposti,
sorveglianza attiva, counceling, visite ed indagini mirate in relazione ai
sintomi). Vanno anche verificati i Registri dei Mesoteliomi considerando le
difficoltà che alcuni di questi hanno per operare (organico, strumentazione) e,
finalmente va risolto il problema della registrazione dei tumori asbesto
correlati che provocano tumore del polmone.
e) Sulla ricerca
clinica è opportuno conoscere quali siano i finanziamenti in atto, per quali
ricerche e quali i finanziamenti previsti e per quali tempi. E’ altresì
opportuno avere un quadro di tutte le ricerche e le sperimentazioni in atto,
anche se al di fuori dei finanziamenti ministeriali.
E’ stato ancora
sottolineato – e non è la prima volta – ai troppi ricorsi alla magistratura che
i lavoratori sono costretti a presentare nei confronti dell’INAIL sia per le
malattie professionali che per i risarcimenti previdenziali: troppi i costi sia
per gli stessi lavoratori che per lo Stato. Idem per quello che riguarda il
riferimento alle cd 100 f/l.
Oltre essere
impossibile la sua dimostrazione il limite posto non è scientifico come ha bene
precisato anche il Piano Nazionale Amianto.
Si vuole ancora
richiamare l’attenzione di tutti, in particolare quella dei parlamentari sui
conflitti di interesse che si creano ogni qual volta gli imputati accusati nei
procedimenti che riguardano l’amianto e altre sostante tossiche e cancerogene,
nominano consulenti – soprattutto universitari – che vengono pagati con cifre
stratosferiche e quindi si esprimono in relazione, non a scienza e coscienza, ma in grazia
dell’impiego.
INIZIATIVE DI
MOBILITAZIONE E DI LOTTA
Per rendere possibile
tutto quanto è stato proposto sia perché i due pdl di Camera e Senato possano
progredire, sia perché il Piano Nazionale Amianto possa effettivamente essere
approvato e quindi messo in atto, si è deciso di attuare due tipi di
iniziative:
una a livello centrale
varie a livello
regionale.
La prima è in
corrispondenza alla necessità di fare inserire nella legge finanziaria per il 2014
i fondi necessari per le richieste che sono state esposte e consiste nella
individuazioni di tre giornate a settembre a Roma, il 25,26, 27 settembre, di
cui il 26 viene individuato come il giorno centrale nel quale si svolgerà una
manifestazione in piazza Montecitorio, mentre negli altri giorni viene previsto
un presidio davanti alla RAI che ha rifiutato di inserire nei suoi programmi
una campagna nazionale di informazione sull’amianto (su proposta della
Fondazione “Sosteniamoli Subito” ), probabilmente il 25 pomeriggio, lasciando
poi il resto del tempo dedicato ad incontri possibili, per primo con i
Presidenti di Camera e Senato. Si è pure pensato che in uno di questi tre
giorni ad un convegno europeo contro la prescrizione dei danni da lavoro cui le
legislazioni di diversi
paesi ricorrono facilmente. E’ altresì prevista una
serata concertistica.
La seconda, cioè le
iniziative a livello regionale verranno concordate, alla ripresa di settembre,
con indicazione dei
sindacati nazionali, in
appositi incontri per ogni regione fra i sindacati
regionali, le
associazioni presenti, “Sosteniamoli Subito”. Iniziative che
dovranno essere svolte
entro l’anno.
PER TUTTO CIO’ CHIDIAMO
LA COLLABORAZIONE DEI SENATORI E DEPUTATI CHE SUL TEMA AMIANTO SI STANNO
IMPEGNANDO A FONDO.
Fulvio Aurora
Milano, 29 luglio2013
(1) Gentili colleghi,
tenuto conto delle risultanze dell’incontro del 25 Luglio 2013 alla Camera
riportate in allegato, di cui si concorda pienamente il contenuto, si esprime
la disponibilità della scrivente e di tutti i funzionari del Gruppo Amianto
dell’INAIL DIPIA a partecipare a Commissioni e tavoli tecnici per
l’elaborazione di documenti e norme di settore.
Ciò in considerazione
della maturata esperienza e contributo tecnico-scientifico finora assicurato
per la redazione del Piano Nazionale Amianto, ed in particolare del Capitolo 3
“Tutela dell’Ambiente” di propria stesura, e dei vari documenti tecnico scientifici
prodotti (“Linee Guida per la corretta acquisizione delle informazioni relative
alla Mappatura del territorio nazionale interessato dalla presenza di amianto”,
la “Banca Dati della Mappatura dei siti contaminati da amianto”, le “Linee
Guida Generali da adottare per la corretta gestione delle attività di bonifica
da amianto nei SIN”, la “Mappatura degli impianti di smaltimento che accettano
Rifiuti Contenenti Amianto in Italia” e, da ultimo, le Discariche italiane che
accettano rifiuticontenenti amianto: analisi dei prezzi di smaltimento”).
Concordando pienamente
sulla necessità di una urgente approvazione del Piano Nazionale Amianto, si
rimane a disposizione per un eventuale supporto tecnico-scientifico.
Cordiali saluti
Dott.ssa
Federica PagliettiRicercatore
- Responsabile Scientifico del Gruppo Amianto ed Aree ex-Estrattive Minerarie
INAIL - Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro -
Settore Ricerca, Certificazione e Verifica DIPIA - Dipartimento Installazioni
di Produzione ed Insediamenti Antropici
Researcher - Scientific Leader of Asbestos and
Mines Team
INAIL - ItalianWorkers' Compensation Authority
- Research, Certification and VerificationDivision DIPIA - Departement of the
Production Plants and Human Settlements
Via Alessandria 220 E -
00198 Roma - Italy
Tel. +39/06/97892667 -
Fax +39/06/97892664
e-mail:
f.paglietti@inail.it
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